I film che hanno segnato la Storia…e gli outfit di FABI – Ottavo Episodio

L’immaginario femminile occidentale delle ultime quattro-cinque generazioni è stato segnato per sempre da quella semplice scena in “Colazione da Tiffany”: Audrey Hepburn, semplicemente divina, in quel suo abitino nero senza maniche, lo sguardo addormentato coperto dagli occhialoni neri, il famigerato cornetto sgranocchiato in una mano e il caffè nell’altra, la vetrina più chic della Fifth Avenue…e uno scrittore affascinante da fare innamorare.
Da quel 1961 le camerette delle donne di qualsiasi età continuano a popolarsi di poster, foto e riproduzioni di quel momento iconico, sognando quell’istante, immaginando di vestire e camminare proprio come Lei.

Noi di FABI abbiamo seguito ispirazioni come questa per legare ai nostri outfit alcuni titoli altrettanto memorabili, fantasticando sui personaggi più celebri del Cinema con le nostre creazioni addosso…e perchè no, pure Voi. Seguiteci, in questo ottavo episodio di Breakfast (& outfit) at FABI…

WOMEN ONLY

1) Inspired by “Marie Antoinette” MA

Contesa tra Francia e Austria, la leggenda della sua Bellezza porterà a Versailles una nuova Luce, fatta di stravaganze rosa e occhi azzurri insondabili. Sofia Coppola, degna erede del padre dell’Apocalisse, darà nuova linfa e fascino alla Storia di questa regina così incompresa, confezionando sulla favolosa Kirsten Dunst un film-vestito dai colori acquerello, contornato da parrucche, sandali dorati, sfarzi regali e un Destino ineluttabile.


LB2) Inspired by “Lady Bird”

Desiderare la East Coast, New York City, il Connecticut, quei posti dove la Cultura è nata, scappare da Sacramento…per poi scoprire che Amore e Attenzione sono forse le due facce dello stesso Elemento Vitale. La cosa straordinaria è che sarà una suora ad insegnarlo a Christine, teenager vestita di seta e fantasie floreali come i suoi sogni, aiutandola a capire che forse proprio nei luoghi che si vuol abbandonare sono nascoste le risposte che da tanto sta cercando per crescere.


3) Inspired by “Alice nel Paese delle Meraviglie” ANPM

“La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!” sembra aver detto quella pazzerella di Alice prima di scappare nel Paese delle Meraviglie. Una buona scelta, al netto della riduzione di altezza su cui il Bianconiglio ha comunque fatto un lavoro magistrale: gonna dai mille fiori incastonati nel cielo, stivaletto in denim con pietre colorate e via a prendere il thè con Johnny “Cappellaio Matto” Depp…


LVDA4) Inspired by “La Vita di Adele”

Una vita appena cominciata, una conoscenza di sé in divenire e l’incontro più inaspettato che catapulta in un altro universo. Tutto a causa dell’azzurro, il più caldo tra i colori, come della camicia in cotone o dei jeans in delicato denim sopra i nostri sandali in camoscio direbbe Emma, intravista per la prima volta da Adele ad un incrocio: gli occhi di Léa Seydoux e i suoi capelli, entrambi con le sfumature dell’oceano, la cambieranno per sempre.


5) Inspired by “La Pazza Gioia”LPG

Donne orgogliose, forse un po’ matte, ma che sanno dove si trova la felicità: “nei posti belli, nelle tovaglie di fiandra, nei vini buoni, nelle persone gentili.” Con addosso tinte pastello, giubbetti in pelle e delle ballerine in vero stile Fabi, Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi ci porteranno in giro per la Toscana, a dimostrare che nei piccoli gesti e nelle grande amicizie si cela il Vero Significato della Vita.


VCB6) Inspired by “Vicky Cristina Barcelona”

María Eléna diceva che esistono molte verità. Ma affermava anche che solo l’amore inappagato è davvero romantico. A Barcellona, tra ramblas e movida, il suo corazón troverà La Risposta…ma non senza qualche difficoltà, rincorrendo il dongiovanni Juan Antonio su e giù per Parc Guel con delle pump Fabi “pois” e maglie di cotone floreali al vento, e incrociando le armi della seduzione con l’amica Cristina, prima della riconciliazione preparata da Woody Allen nel gran finale.


7) Inspired by “Il Diritto di Contare”DC

Tre cose divennero improvvisamente chiare negli Anni Sessanta alla NASA: il Genio non ha razza. La Forza non ha senso. Il Coraggio non ha limiti. E tutto grazie a tre donne fenomenali che non vennero ascoltate in precedenza per tutti i motivi sbagliati – il colore della pelle, naturalmente – ma che poi dimostrarono con un pizzico di incoscienza e un’intelligenza sensazionale di valere – e superare – la loro controparte maschile, con delle scarpe decolletè in raffinato tessuto a confermare il superamento anche nello stile.