Fabi Mag

Tutte le ultime novità dal mondo FABI

Archivi Categoria: news

09/05

Macine e guado, itinerario tra i colori naturali del Montefeltro

Nel mondo moderno è difficile pensare che le sfumature, i colori, più o meno intensi, un tempo erano già importanti per abbellire, adornare, rendere ancora più suggestivi oggetti e dipinti. Raffaello, nato proprio ad Urbino, nella sua casa riceveva lezioni di pittura dal padre Giovanni ed oggi è rimasta una testimonianza tangibile nella pietra che si può vedere nella bottega del pittore dove venivano macinati i pigmenti naturali.
Nel Montefeltro, nella parte più a nord della regione Marche, il guado è stata una risorsa importante per l’economia locale anche perché il blu era considerato “oro” tra le tinte da poter utilizzare. A confermare tutto questo sono le numerosissime macine sparse nel territorio e ritrovate. Circa 60 macchine per estrarre il guado che nel tempo sono state riutilizzare per costruire curiosi oggetti, tavoli, basamenti per croci e tanto altro.

 

photo_2018-04-13_00-30-23

 

IMG_0800

La scoperta è continua tanto da aver incuriosito i turisti che percorrono itinerari tematici proprio seguendo le macine del guado attraverso le antiche tradizioni come quella di indossare il rigatino, l’abito della festa del contadino a strisce bianche e celesti. Il blu e le sue innumerevoli tonalità si ritrova anche nei dipinti di Piero della Francesca di Borgo San Sepolcro in Toscana. Il mulino utilizzato per il guado era costituito da due ruote, una fissa e una mobile, realizzate in pietra. Il processo di produzione del così detto cilestre era molto importante e impiegava tanti coltivatori e tintori, rappresentando una grande ricchezza per il territorio.

photo_2018-04-13_00-30-10

Oggi, come ieri, è ancora possibile ritornare alla natura e alle lavorazioni più autentiche. Viaggiando tra il Montefeltro e la Toscana, le macine ritornano a girare nella mente e nell’immaginazione, dando vita a quella tinta inconfondibile che si ricava da una delle piante tintorie antiche.

Il guado è molto forte e resiste anche ai climi più freddi, deve essere coltivato in terreni ricchi ben esposti alla luce del sole e non ha bisogno di cure particolari. La fioritura gialla e meravigliosa arriva in primavera in piante che raggiungono anche il metro di altezza. Il colore si ricava dalle foglie prodotte nel primo anno di vita e raccolte a piena maturazione, per ricavare il prodotto ne serve una grande quantità. “Pesta molto sottile erba di guado, fanne pallottole come mele, poi prendi per ogni libbra di guado due once di sale comune, tre once di zolfo vivo e un’oncia di allume di rocca; quindi trita bene tutto insieme e mescola con l’erba. Metti tutto in un vaso di rame con acqua pulitissima e stempera come fosse una salsa non troppo densa; metti al fuoco brillante, e lasciacelo tanto che diventi come pasta; polla quindi sopra una tavola e stendila piuttosto sottile. Tagliala con il coltello come ti pare, metti ad asciugare e sarà fatto l’indaco”. Tra i vari procedimenti così si legge nel manoscritto 2861 della Biblioteca Universitaria di Bologna, un codice formato da 239 carte di 15 righe, inizialmente conservato nel convento di San Salvatore. Negli anni poi le lavorazioni del guado sono cambiate e oggi le tinte naturali tornano a colorare scarpe e tessuti come dimostra Fabi nel suo progetto che riporta alla luce le colorazioni più antiche.

Non mi stanco mai di un cielo azzurro.
(Vincent van Gogh)

03/05

BREAKFAST (AND OUTFITS) AT FABI – PARTE 9


I film che hanno segnato la Storia…e gli outfit di FABI – Nono Episodio

L’immaginario femminile occidentale delle ultime quattro-cinque generazioni è stato segnato per sempre da quella semplice scena in “Colazione da Tiffany”: Audrey Hepburn, semplicemente divina, in quel suo abitino nero senza maniche, lo sguardo addormentato coperto dagli occhialoni neri, il famigerato cornetto sgranocchiato in una mano e il caffè nell’altra, la vetrina più chic della Fifth Avenue…e uno scrittore affascinante da fare innamorare.
Da quel 1961 le camerette delle donne di qualsiasi età continuano a popolarsi di poster, foto e riproduzioni di quel momento iconico, sognando quell’istante, immaginando di vestire e camminare proprio come Lei.

Noi di FABI abbiamo seguito ispirazioni come questa per legare ai nostri outfit alcuni titoli altrettanto memorabili, fantasticando sui personaggi più celebri del Cinema con le nostre creazioni addosso…e perchè no, pure Voi. Seguiteci, in questo nono episodio di Breakfast (& outfit) at FABI…

MEN ONLY Leone

1) Inspired by “C’era una volta in America” 

Giunti al crocevia atteso e preparato quasi sin dalla nascita, è naturale fidarsi degli amici che più ci sono stati vicini in tutto questo tempo. Ognuno con il proprio stile, quello newyorkese degli anni Trenta, ma tutti accomunati da quell’intangibile appartenenza allo stesso quartiere, gli stessi drammi, gli stessi amori. Sperando che le cose vadano bene: “Ragazzi, alla nostra ultima gita, sul camion di stanotte non c’è solo whisky, ci sono dieci anni di vita che è valso la pena di vivere”





Drive2) Inspired by “Drive”

Alcuni eroi sono reali. E stanno venendo da te per aiutarti ad avere la vita che hai sempre meritato. Senza troppe parole, accompagnati dal rombo della loro Chevelle del 1973 e dallo sguardo malinconico di chi ha avuto un Passato da dimenticare. Non importa chi cercherà di impedirglielo, il Loro destino sarà sempre legato indissolubilmente a qualcosa di buono da fare nella vita prima di salutare tutti.





3) Inspired by “Come un Tuono” Tuono

Non è un caso che uno dopo l’altro si succedano due outfit legati a Ryan Gosling. I suoi ruoli in questi due film sono forse i migliori della sua carriera, fatti come sono della materia che più dà sostanza alle sue interpretazioni: motori, fuorilegge, una giovinezza rude e un futuro segnato, ma pronti a lottare per delle persone entrate improvvisamente nel loro cerchio vitale, che ricorderanno per sempre ogni tuo gesto.





Banderas4) Inspired by “Desperado”

Scanzonato e guascone, lo straniero è arrivato in città con un obiettivo ben chiaro in testa e nel cuore: riprendersi la donna amata. Per farlo sfodererà l’arma più improbabile, nascosta nella custodia per chitarra che porta sempre con sé, insieme ad un look più da cantante che da pistolero: “sai amico, è molto più facile tirare il grilletto che suonare la chitarra. Perchè è molto più facile distruggere, che creare.”





5) Inspired by “La grande scommessa” bale

Andare dal più schizzato e geniale dei broker finanziari e confessargli, con franchezza: “Questa è Wall Street, dottor Burry, se ci offre denaro gratis noi lo prendiamo.” Tutto il resto del mondo però annasperà nella crisi: solo i più intelligenti – e fortunati – riusciranno ad uscirne indenni, e qualcuno festeggerà suonando una batteria elettrica in ufficio…strano ma vero, It’s Wall Street baby.





pitt6) Inspired by “Moneyball”

Essersi persi per poi ritrovarsi seguendo l’intuizione di chi ti circonda, cercandola di capire per svoltare pagina, lasciarsi andare e godersi per la prima volta lo spettacolo dello Sport e della Vita: il consiglio è quello di una figlia, rivolto ad un padre geniale ed ossessionato dal miglioramento della propria squadra di baseball, incapace di ascoltare quasi tutte le persone. Tranne due: la sua dolce Casey e gli addetti alle statistiche.





7) Inspired by “Slevin – Patto Criminale” slevin

Sentirsi talmente sicuri di sé e superiori all’avversario da mostrargli tutte le tue carte, tanto vincerai lo stesso: “la mossa Kansas City è quando loro guardano a destra e tu vai a sinistra.” Per superare soggetti così pericolosi occorre non solo essere più astuti, ma anche bravi osservatori di qualsiasi dettaglio insignificante attorno a voi: potrebbe fare la differenza.





al8) Inspired by “Ogni maledetta domenica”

Semplicemente il discorso motivazionale per eccellenza, ripetuto e replicato centinaia di volte ovunque: “ogni maledetta domenica si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini.” Se poi è la graffiante voce di Al Pacino a pronunciarlo, state certi che qualcosa di positivo e di stupefacente accadrà nel prossimo futuro.





9) Inspired by “Il Grande Lebowski” leb

State vivendo la più serena e spensierata delle vite. Nessuna grossa pretesa, ma degli amici veri, i propri spazi sacri e rituali, le sfide al bowling contro i messicani…quando d’un tratto il mondo si capovolge, e tutto per un tappeto. Per tornare alla normalità bisognerà mettere le cose in chiaro: “Io sono Drugo, è così che deve chiamarmi, capito? O se preferisce Drughetto oppure Drugantibus oppure Drughino, se è di quelli che mettono il diminutivo ad ogni costo…”

03/05

Viaggio nell’orto botanico di Urbino

Piante, fiori, elementi naturali. Anche quando si parla di colori e tinte, tutto ha una storia antica e che rimanda alla natura. In Italia lo studio del colore è una materia indagata da molto tempo ormai e in alcuni centri, come Urbino, uno dei luoghi più importanti del rinascimento ancora oggi è al centro di studi e ricerche.
E, a proposito di natura, nel centro storico di questo borgo marchigiano ha sede un orto botanico di grande interesse. La più antica notizia dell’esistenza di orti botanici in Italia si ha con Plutarco, nel periodo classico. Le piante e la natura, fin dai tempi più remoti, erano la fonte principale di sostanze terapeutiche e l’interesse per questa materia continua nel tempo con la realizzazione di giardini botanici che racchiudono piante non solo medicinali, ma anche erbe utilizzate per scopi scientifici e didattici.

Guado

Guado

Ad Urbino la nascita dell’orto botanico si deve al professsor Giovanni De Brignoli che nel lontano 1809 iniziò ad insegnare botanica proprio in questo giardino. La struttura negli anni è diventata sempre più importante anche grazie all’inserimento, per volere del professore, di piante esotiche provenienti da tutto il mondo, e oggi si estende per oltre 2 mila metri quadri divisi in tre terrazzamenti.

Terrazza Giardino Botanico

Una visita per gli amanti della natura è d’obbligo. Passeggiando per il giardino ci si immerge nelle più disparate specie di piante di cui, grazie ad alcuni cartelli esplicativi, è possibile conoscerne la tipologia e la provenienza geografica.

Reseda

Reseda

Aperto al pubblico avvicina tutti ad un grande patrimonio in un interessante percorso tra piante, erbe e fiori che caratterizzano l’ambiente in cui viviamo e che sono alla base anche di molte evoluzioni moderne. Come l’utilizzo del colore che torna ad essere ricavato dalla natura come vuole la più antica tradizione.

ORTO BOTANICO DELL’UNIVERSITA’
Via Donato Bramante, 28, 61029 Urbino PU

PH NORIS COCCI

04/04

BREAKFAST (AND OUTFITS) AT FABI – PARTE 8


I film che hanno segnato la Storia…e gli outfit di FABI – Ottavo Episodio

L’immaginario femminile occidentale delle ultime quattro-cinque generazioni è stato segnato per sempre da quella semplice scena in “Colazione da Tiffany”: Audrey Hepburn, semplicemente divina, in quel suo abitino nero senza maniche, lo sguardo addormentato coperto dagli occhialoni neri, il famigerato cornetto sgranocchiato in una mano e il caffè nell’altra, la vetrina più chic della Fifth Avenue…e uno scrittore affascinante da fare innamorare.
Da quel 1961 le camerette delle donne di qualsiasi età continuano a popolarsi di poster, foto e riproduzioni di quel momento iconico, sognando quell’istante, immaginando di vestire e camminare proprio come Lei.

Noi di FABI abbiamo seguito ispirazioni come questa per legare ai nostri outfit alcuni titoli altrettanto memorabili, fantasticando sui personaggi più celebri del Cinema con le nostre creazioni addosso…e perchè no, pure Voi. Seguiteci, in questo ottavo episodio di Breakfast (& outfit) at FABI…

WOMEN ONLY

1) Inspired by “Marie Antoinette” MA

Contesa tra Francia e Austria, la leggenda della sua Bellezza porterà a Versailles una nuova Luce, fatta di stravaganze rosa e occhi azzurri insondabili. Sofia Coppola, degna erede del padre dell’Apocalisse, darà nuova linfa e fascino alla Storia di questa regina così incompresa, confezionando sulla favolosa Kirsten Dunst un film-vestito dai colori acquerello, contornato da parrucche, sandali dorati, sfarzi regali e un Destino ineluttabile.


LB2) Inspired by “Lady Bird”

Desiderare la East Coast, New York City, il Connecticut, quei posti dove la Cultura è nata, scappare da Sacramento…per poi scoprire che Amore e Attenzione sono forse le due facce dello stesso Elemento Vitale. La cosa straordinaria è che sarà una suora ad insegnarlo a Christine, teenager vestita di seta e fantasie floreali come i suoi sogni, aiutandola a capire che forse proprio nei luoghi che si vuol abbandonare sono nascoste le risposte che da tanto sta cercando per crescere.


3) Inspired by “Alice nel Paese delle Meraviglie” ANPM

“La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!” sembra aver detto quella pazzerella di Alice prima di scappare nel Paese delle Meraviglie. Una buona scelta, al netto della riduzione di altezza su cui il Bianconiglio ha comunque fatto un lavoro magistrale: gonna dai mille fiori incastonati nel cielo, stivaletto in denim con pietre colorate e via a prendere il thè con Johnny “Cappellaio Matto” Depp…


LVDA4) Inspired by “La Vita di Adele”

Una vita appena cominciata, una conoscenza di sé in divenire e l’incontro più inaspettato che catapulta in un altro universo. Tutto a causa dell’azzurro, il più caldo tra i colori, come della camicia in cotone o dei jeans in delicato denim sopra i nostri sandali in camoscio direbbe Emma, intravista per la prima volta da Adele ad un incrocio: gli occhi di Léa Seydoux e i suoi capelli, entrambi con le sfumature dell’oceano, la cambieranno per sempre.


5) Inspired by “La Pazza Gioia”LPG

Donne orgogliose, forse un po’ matte, ma che sanno dove si trova la felicità: “nei posti belli, nelle tovaglie di fiandra, nei vini buoni, nelle persone gentili.” Con addosso tinte pastello, giubbetti in pelle e delle ballerine in vero stile Fabi, Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi ci porteranno in giro per la Toscana, a dimostrare che nei piccoli gesti e nelle grande amicizie si cela il Vero Significato della Vita.


VCB6) Inspired by “Vicky Cristina Barcelona”

María Eléna diceva che esistono molte verità. Ma affermava anche che solo l’amore inappagato è davvero romantico. A Barcellona, tra ramblas e movida, il suo corazón troverà La Risposta…ma non senza qualche difficoltà, rincorrendo il dongiovanni Juan Antonio su e giù per Parc Guel con delle pump Fabi “pois” e maglie di cotone floreali al vento, e incrociando le armi della seduzione con l’amica Cristina, prima della riconciliazione preparata da Woody Allen nel gran finale.


7) Inspired by “Il Diritto di Contare”DC

Tre cose divennero improvvisamente chiare negli Anni Sessanta alla NASA: il Genio non ha razza. La Forza non ha senso. Il Coraggio non ha limiti. E tutto grazie a tre donne fenomenali che non vennero ascoltate in precedenza per tutti i motivi sbagliati – il colore della pelle, naturalmente – ma che poi dimostrarono con un pizzico di incoscienza e un’intelligenza sensazionale di valere – e superare – la loro controparte maschile, con delle scarpe decolletè in raffinato tessuto a confermare il superamento anche nello stile.

29/03

Il colore: dalla natura alla scarpa

Il colore influisce sulle emozioni, cambia gli stati d’animo, soddisfa il gusto estetico e in natura spesso è anche un importante vantaggio per l’animale o la pianta, che riesce ad esprimerlo e a cambiarlo.
La natura è il punto di partenza di tutto, anche delle tinte, che fin dall’antichità si ricavavano proprio dall’essenza di quello che c’era.
E oggi, che si tende a tornare al passato, alle tradizioni più radicate, anche il colore può tornare ad essere davvero natura.
Un progetto ambizioso, un’idea colma di poesia e studio che si riversa nell’artigianalità della scarpa e, passo dopo passo, si muove verso il futuro.

Schizzi di colore naturale - ph Noris Cocci ©

Schizzi di colore naturale – ph Noris Cocci ©

photo_2018-03-28_17-04-36
Mix di elementi, quello che è stato e quello che sarà, per proporre, nell’era delle macchine, qualcosa di unico.
Fin dai tempi più antichi le stoffe si tingevano in maniera naturale, ricavando il colore dalle piante, dagli insetti, dai fossili. Le prime tracce di questo utilizzo risalgono addirittura al Neolitico; in Mesopotamia gli Egizi coloravano con grandissima abilità il lino ed era la natura ad aiutarli.

Tadrart Acacus- Fezzan, Libia. Disegni rupresti - ph Noris Cocci ©

Tadrart Acacus- Fezzan, Libia. Disegni rupresti – ph Noris Cocci ©

Il nero, per esempio, si ricavava dal carbone, ma anche dalle ossa degli animali triturate, oppure dalle scaglie d’avorio riscaldate. Il rosso veniva dalla terra o dalla robbia, una radice che serviva per ricavare la tinta rosso/marrone. Il blu nasceva lavorando il guado, che in Italia si comincia ad utilizzare intorno al XIV secolo proprio in Umbria, a Gualdo Tadino (da questa pratica il paese prende il suo nome).

I colori estratti dalle piante tintorie venivano utilizzati sia per i tessuti, sia per i dipinti; se ne trovano testimonianze negli affreschi rinascimentali.
Il colore, mille sfumature possibili: per dare un tocco in più ad un dipinto, ad un oggetto, ad un accessorio.
Per dare unicità ad una scarpa, così come ha pensato di fare Fabi. Perché la tinta è l’elemento che caratterizza una creazione che, grazie alla ricerca, allo studio e alla voglia di fare qualcosa di nuovo, si colora per mezzo della natura.

Boschi, Abadia di Fiastra (MC) - ph Noris Cocci ©

Boschi, Abbadia di Fiastra (MC) – ph Noris Cocci ©

Con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, Fabi utilizza colori rinnovabili, estratti in maniera manuale e applicati a tampone con una pezza di cotone, imprimendo la tomaia con l’essenza ricavata dalle piante tintorie.
Un progetto ambizioso, che come tutti i sogni che si desiderano è davvero diventato realtà.

TOP