Fabi Mag

Tutte le ultime novità dal mondo FABI

Archivi Categoria: Maestri e Territorio

07/08

Fabi Natural Color: la nuova sneaker Fabi limited edition!

Colori, natura e arte si fondono nel nuovo progetto Fabi uomo. L’atto creativo puro e spontaneo di Massimo Baldini, artista, contadino pensatore, nasce dalla sua passione, ereditata dall’ antico mestiere dell’estrazione del colore naturale dalle piante tintoriee. Il suo gesto, nato in uno shooting fotografico di Noris Cocci dedicato all’estrazione dei colori naturali, ha assunto una forma precisa, si è mutato in un oggetto, una cosa, concreta. Una scarpa.
La sua opera istantanea, nata e poi sparita non esiste più; non vi è più una traccia su alcun supporto materiale, che non sia già… altro, altra forma, diverso oggetto (la scarpa). Solo un segno resta dell’esistenza di tale gesto, catturato per sempre dalla fotografia, pronta a fermare l’istante – atto: l’immagine.

La foto è testimone e segno che l’atto creativo è esistito. Per sempre. E lo sarà oltre il tempo, lo spazio, le persone, le cose. Più dell’oggetto stesso. Edizione limitata! La sneaker è disponbile su Fabiboutique.com solo fino ad esaurimento!

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09/05

Macine e guado, itinerario tra i colori naturali del Montefeltro

Nel mondo moderno è difficile pensare che le sfumature, i colori, più o meno intensi, un tempo erano già importanti per abbellire, adornare, rendere ancora più suggestivi oggetti e dipinti. Raffaello, nato proprio ad Urbino, nella sua casa riceveva lezioni di pittura dal padre Giovanni ed oggi è rimasta una testimonianza tangibile nella pietra che si può vedere nella bottega del pittore dove venivano macinati i pigmenti naturali.
Nel Montefeltro, nella parte più a nord della regione Marche, il guado è stata una risorsa importante per l’economia locale anche perché il blu era considerato “oro” tra le tinte da poter utilizzare. A confermare tutto questo sono le numerosissime macine sparse nel territorio e ritrovate. Circa 60 macchine per estrarre il guado che nel tempo sono state riutilizzare per costruire curiosi oggetti, tavoli, basamenti per croci e tanto altro.

 

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La scoperta è continua tanto da aver incuriosito i turisti che percorrono itinerari tematici proprio seguendo le macine del guado attraverso le antiche tradizioni come quella di indossare il rigatino, l’abito della festa del contadino a strisce bianche e celesti. Il blu e le sue innumerevoli tonalità si ritrova anche nei dipinti di Piero della Francesca di Borgo San Sepolcro in Toscana. Il mulino utilizzato per il guado era costituito da due ruote, una fissa e una mobile, realizzate in pietra. Il processo di produzione del così detto cilestre era molto importante e impiegava tanti coltivatori e tintori, rappresentando una grande ricchezza per il territorio.

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Oggi, come ieri, è ancora possibile ritornare alla natura e alle lavorazioni più autentiche. Viaggiando tra il Montefeltro e la Toscana, le macine ritornano a girare nella mente e nell’immaginazione, dando vita a quella tinta inconfondibile che si ricava da una delle piante tintorie antiche.

Il guado è molto forte e resiste anche ai climi più freddi, deve essere coltivato in terreni ricchi ben esposti alla luce del sole e non ha bisogno di cure particolari. La fioritura gialla e meravigliosa arriva in primavera in piante che raggiungono anche il metro di altezza. Il colore si ricava dalle foglie prodotte nel primo anno di vita e raccolte a piena maturazione, per ricavare il prodotto ne serve una grande quantità. “Pesta molto sottile erba di guado, fanne pallottole come mele, poi prendi per ogni libbra di guado due once di sale comune, tre once di zolfo vivo e un’oncia di allume di rocca; quindi trita bene tutto insieme e mescola con l’erba. Metti tutto in un vaso di rame con acqua pulitissima e stempera come fosse una salsa non troppo densa; metti al fuoco brillante, e lasciacelo tanto che diventi come pasta; polla quindi sopra una tavola e stendila piuttosto sottile. Tagliala con il coltello come ti pare, metti ad asciugare e sarà fatto l’indaco”. Tra i vari procedimenti così si legge nel manoscritto 2861 della Biblioteca Universitaria di Bologna, un codice formato da 239 carte di 15 righe, inizialmente conservato nel convento di San Salvatore. Negli anni poi le lavorazioni del guado sono cambiate e oggi le tinte naturali tornano a colorare scarpe e tessuti come dimostra Fabi nel suo progetto che riporta alla luce le colorazioni più antiche.

Non mi stanco mai di un cielo azzurro.
(Vincent van Gogh)

03/05

Viaggio nell’orto botanico di Urbino

Piante, fiori, elementi naturali. Anche quando si parla di colori e tinte, tutto ha una storia antica e che rimanda alla natura. In Italia lo studio del colore è una materia indagata da molto tempo ormai e in alcuni centri, come Urbino, uno dei luoghi più importanti del rinascimento ancora oggi è al centro di studi e ricerche.
E, a proposito di natura, nel centro storico di questo borgo marchigiano ha sede un orto botanico di grande interesse. La più antica notizia dell’esistenza di orti botanici in Italia si ha con Plutarco, nel periodo classico. Le piante e la natura, fin dai tempi più remoti, erano la fonte principale di sostanze terapeutiche e l’interesse per questa materia continua nel tempo con la realizzazione di giardini botanici che racchiudono piante non solo medicinali, ma anche erbe utilizzate per scopi scientifici e didattici.

Guado

Guado

Ad Urbino la nascita dell’orto botanico si deve al professsor Giovanni De Brignoli che nel lontano 1809 iniziò ad insegnare botanica proprio in questo giardino. La struttura negli anni è diventata sempre più importante anche grazie all’inserimento, per volere del professore, di piante esotiche provenienti da tutto il mondo, e oggi si estende per oltre 2 mila metri quadri divisi in tre terrazzamenti.

Terrazza Giardino Botanico

Una visita per gli amanti della natura è d’obbligo. Passeggiando per il giardino ci si immerge nelle più disparate specie di piante di cui, grazie ad alcuni cartelli esplicativi, è possibile conoscerne la tipologia e la provenienza geografica.

Reseda

Reseda

Aperto al pubblico avvicina tutti ad un grande patrimonio in un interessante percorso tra piante, erbe e fiori che caratterizzano l’ambiente in cui viviamo e che sono alla base anche di molte evoluzioni moderne. Come l’utilizzo del colore che torna ad essere ricavato dalla natura come vuole la più antica tradizione.

ORTO BOTANICO DELL’UNIVERSITA’
Via Donato Bramante, 28, 61029 Urbino PU

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20/03

IL NOSTRO EVENTO DA CARLA M. A TERNI

Da Carla M. a Terni abbiamo festeggiato un altro magnifico cliente e un’altra tappa del lungo viaggio dei nostri colori naturali. Le mani sapienti del nostro Maestro Antonio Spadano e quelle del giovane Le Marc hanno strabiliato i clienti di Carla, regalando una serata semplicemente perfetta.

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Un Aperitivo a Colori riuscitissimo quello di Terni, in un negozio storico per il mondo della calzatura: da sempre Carla ha grande gusto, intuizioni, ricerca. E noi siamo onorati di essere tra i Marchi della sua magnifica selezione. Grazie della tua magnifica ospitalità, Carla, ci rivediamo presto!

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15/01

Il nostro evento da Mauro Volponi a Firenze

Mercoledi 10 gennaio, da Mauro Volponi a Firenze, abbiamo presentato il progetto Fabi Natural Color.
Una serata ricca di contenuti, che ha coinvolto clienti, giornalisti e bloggers da tutto il mondo, alla presenza dei nostri Maestri Paola, Leonardo e Antonio che hanno raccontato l’Arte di colorare e personalizzare le scarpe.
L’evento, svoltosi a margine della nostra presenza a Pitti Immagine Uomo 93, ha festeggiato anche l’inizio della collaborazione con le storiche boutiques di calzature di Mauro Volponi, a Firenze e Forte dei Marmi.

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