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16/07

SPAGHETTONI FAVE E PECORINO

Eccoci ancora a Roma, la città eterna… del gusto e del sapore. Qui il guanciale fa da padrone nel panorama gastronomico, e la carbonara è una regina della tavola. Ma se di regina ce n’è una sola, di principesse ce ne sono molte, e tutte aspiranti regine.

Da una variante della carbonara, utilizzando un altro prodotto tipico romano come le fave, facciamo una ricetta fresca, estiva e ricca di gusto, perfetta per i nostri spaghetti Mancini. Ci sono alcuni passaggi importanti da eseguire nel trattamento delle fave, e due modi diversi per servirle accompagnate agli spaghetti.

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INGREDIENTI
Spaghetti Mancini – 90 gr
Fave fresche – 500 gr
Guanciale – 50 gr
Pecorino romano DOP – 100 gr
Sale, pepe, tabasco, olio EVO quanto basta

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Dopo aver sgusciato le fave (1) le tuffiamo per 20 secondi nell’acqua bollente salata in cui andremo a cuocere gli spaghetti Mancini e, appena tolte dall’acqua bollente le mettiamo a raffreddare in acqua e ghiaccio; quest’operazione ha due scopi essenziali, bloccare la cottura delle fave che altrimenti risulterebbero troppo molli e fissare il colore verde acceso grazie allo choc termico che si verifica con il ghiaccio. Di queste fave ne prendiamo la metà e ne togliamo la buccia; serviranno a crudo per la guarnizione finale del piatto, mentre andremo a frullare l’altra metà con olio (2), sale, pepe, pecorino, qualche goccia di tabasco ed un mestolo di acqua di cottura degli spaghetti (3). A questo punto passiamo in un colino fine la crema di fave per eliminare le impurità e le bucce in eccesso ed andiamo a restringere la crema a fuoco molto basso, regolando se necessario di sale e di pepe.

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In un’altra padella facciamo sudare il guanciale tagliato a fiammiferi sottili (4) fino a renderlo croccante, recuperando un cucchiaio del suo grasso da unire alla crema di fave ristretta su fuoco (5). A cottura degli spaghetti ultimata, dopo 10 minuti, andiamo a saltarli nella padella col guanciale per far loro assorbire il grasso ed insaporirsi (6). Alla base del piatto andremo ad adagiare la crema di fave su cui metteremo gli spaghetti a nido orizzontale (7), guarnendo con i fiammiferi di guanciale croccante, le fave crude, ed una nevicata di pecorino (8).

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02/07

SPAGHETTI & BARBABIETOLA

La ricetta di oggi è innovativa, divertente, colorata e gustosissima. Giochiamo con i sapori, alternando dolce e salato in due diverse consistenze, preparando degli spaghetti Mancini con estratto di barbabietola su fonduta di pecorino. I due sapori sono lasciati separati nel piatto, dando modo a chi lo mangia di percorrere il sentiero del gusto attraverso ogni singola forchettata. Ci sono dei passaggi da eseguire, semplici ma molto precisi, per arrivare al sapore finale.

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INGREDIENTI
Spaghetti Mancini – 90 gr
Barbabietola cotta a vapore
Panna fresca – 200 gr
Pecorino romano DOP – 100 gr
Foglie di menta fresca
Sale, pepe, olio EVO quanto basta

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Iniziamo mettendo a bollire abbondante acqua salata in cui far cuocere i nostri spaghetti Mancini e ci dedichiamo alla preparazione della fonduta di pecorino; grattugiamo abbondante pecorino in una bacinella e mettiamo a scaldare della panna fresca liquida; attenzione non deve arrivare a bollore, è sufficiente che sia calda dopodichè la inseriamo nel bicchiere del frullatore ad immersione filtrandola attraverso un colino fine per eliminare le impurità. Frulliamo (1) aggiungendo il pecorino grattugiato fino a raggiungere una sapidità abbastanza marcata, e regoliamo di pepe nero macinato. Rimettiamo la fonduta sul fuoco molto basso filtrandola (2) ancora per farla addensare e mescolando per non farla attaccare, poi la teniamo da parte.

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Dedichiamoci adesso all’estratto di barbabietola; in questo caso usiamo una barbabietola già cotta a vapore che inseriamo nel bicchiere del frullatore ad immersione con olio EVO, sale, pepe, e qualche goccia di tabasco; frulliamo (3) molto bene il tutto e lo passiamo attraverso un colino (4) fine per eliminare le impurità e la polpa, in modo da ottenere solo un estratto già condito ed aromatizzato che andremo a restringere (5) a fuoco basso per concentrare ancora di più il sapore.
Le due preparazioni di base sono pronte, sono passati 10 minuti; giusto il tempo di cottura ideale (6) dei nostri spaghetti Mancini per averli sempre al dente. A questo punto, una volta scolati gli spaghetti, li saltiamo velocemente nell’estratto di barbabietola (7), mantecandoli con un mestolo di acqua di cottura per far assorbire alla pasta il sapore ed il colore del nostro estratto (8).

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Impiattiamo posizionando la fonduta di pecorino alla base e formiamo con la pinza ed il mestolo un nido di spaghetti Mancini al centro, decorando con qualche foglia di menta fresca (9).

Ricetta di Luca Robledo

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22/06

SPAGHETTONI ALLA CARBONARA

Oggi ci dedichiamo alla preparazione di uno dei piatti più tradizionali della cucina italiana, gli spaghetti alla carbonara. Una delle storie sulla sua origine racconta che verso la fine della seconda guerra mondiale i prodotti che si trovavamo al mercato nero erano guanciale, uova e formaggio pecorino; cosi dalla fantasia delle massaie dell’epoca nasce questa ricetta che è stata oggetto di svariate rivisitazioni ed interpretazioni. Ogni volta che si entra in una trattoria romana o in una casa di una nonna romana si viene accolti dalla versione “ locale” della carbonara, famosi chef di diversa provenienza hanno interpretato questa ricetta adattandola al loro territorio.

Solitamente si dice che il condimento attira la pasta, nel senso che per determinati condimenti sono indicati altrettanti tipi di pasta. Noi vogliamo intraprendere il percorso inverso, partendo dalla pasta ed adattando ad essa il condimento, creando una carbonara su misura per i nostri spaghetti Mancini.

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INGREDIENTI
Spaghetti Mancini – 90 gr
Due tuorli d’uovo freschi
Guanciale – 30 gr
Pecorino romano DOP – 100 gr
Pepe nero da macinare

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Questa ricetta è molto veloce e si prepara in 10 minuti, mentre gli spaghetti si cucinano in abbondante acqua salata. Prepariamoci due bacinelle separate; in una andiamo a grattugiare il pecorino e lo uniamo al pepe nero macinato, nell’altra andiamo a rompere i due tuorli d’uovo con una frusta (1, 2). Uniamo a poco a poco piccoli mestoli di acqua di cottura insieme al pecorino e continuiamo a mescolare fino a creare una crema vellutata, ancora con i grumi visibili (3).

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Nel frattempo in una padella antiaderente facciamo “sudare” il guanciale tagliato a fiammifero sottile (4); significa farlo andare a fuoco lento senza olio, in modo che piano piano perda il suo grasso e diventi croccante. Recuperiamo un po’ di grasso del guanciale e lo uniamo ai tuorli d’uovo mescolando energicamente con la frusta creando una crema di consistenza non troppo densa.

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A questo punto scoliamo gli spaghetti direttamente nella bacinella con i tuorli e li mantechiamo velocemente per isaporirli (5) e li serviamo sopra un letto di crema di pecorino e pepe (6), terminando con i fiammiferi di guanciale, una nevicata di pecorino ed una grattugiata di pepe (7, 8).

Già dalla prima forchettata entriamo a contatto con il croccante e salato del guanciale, immediatamente seguito dalla dolcezza degli spaghetti insieme all’uovo, che puliscono e preparano la bocca per l’ultimo spicco di sapidità dato dalla crema di pecorino.

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Ricetta di Luca Robledo

12/06

SPAGHETTONI CARCIOFI E BOTTARGA

Oggi diamo ai nostri spaghetti Mancini un gusto di mare, di terra di mare. Andiamo in Sardegna, regione italiana famosa nel mondo per il mare e le sue eccellenze gastronomiche, una fra tutte il tonno che passa dalle coste sud-occidentali dell’isola nel suo percorso attraverso il Mediterraneo per andare a deporre le uova in Turchia. Questo tonno cosidetto “tonno di corsa” perché nuota molto velocemente viene quindi pescato nella famosa tonnara di Carloforte e, dai tonni femmina ricchi di uova si ricava la bottarga.

La bottarga altro non è che uova di tonno salate ed essicate, dal sapore quindi decisamente sapido e pungente, che si accompagna ottimamente ai nostri spaghetti Mancini, che come ormai sappiamo necessitano di un accompagnamento dal gusto spinto e deciso. Sarebbero ottimi anche solo semplicemente scolati e spolverati di bottarga, ma per farvi vivere pienamente l’emozione di sentire il sapore della Sardegna abbiamo deciso di unirvi un altro prodotto tipico di questa terra, il carciofo.

Reso famoso persino da Marylin Monroe e Pablo Neruda, il carciofo è una pianta dal gambo molto fibroso e fiori appuntiti, le cui foglie si possono anche gustare crude condite con olio e sale. Per esaltare al meglio gli spaghetti Mancini e far emergere il profumo del mare Mediterraneo scegliamo di utilizzare solo il gambo del carciofo.

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INGREDIENTI
Spaghetti Mancini – 90 gr
Un gambo di carciofo
Bottarga di tonno – 20 gr
Brodo vegetale – 100 gr
Salsa di soia
Sale, pepe, olio EVO quanto basta

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Riempiamo una pentola con abbondante acqua salata; quando arriva a bollore saliamo e caliamo gli spaghetti Mancini (1). Nei 10 minuti di cottura degli spaghetti prepariamo il condimento in questo modo; con un pelapatate peliamo il gambo del carciofo (2) per eliminare le molte fibre che lo compongono (3), dopodiché lo tagliamo prima in due nel senso della lunghezza, poi in senso obliquo a listarelle, come a voler creare dei fiammiferi con la punta storta (4).

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Scaldiamo un cucchiaio di olio in padella e ci versiamo il gambo precedentemente tagliato; saliamo e pepiamo subito affichè il sale disidrati la verdura tirando fuori il suo liquido; quando il gambo è ben rosolato sfumiamo leggermente con la salsa di soia, con l’intento di dare un retrogusto agrodolce per bilanciare l’amaro del carciofo. Infine bagnamo il gambo con del brodo vegetale appena vediamo che il liquido in padella si sta ritirando. Dobbiamo tenerlo umido affinchè rimanga morbido al suo interno.

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Quando scoliamo gli spaghetti li saltiamo (5) quindi velocemente insieme al gambo per farli insaporire ed assorbire il sapore della salsa (6). Siamo pronti per servire i nostri spaghetti Mancini con un’abbondante spolverata di bottarga (7, 8).

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Ricetta di Luca Robledo

10/06

SPAGHETTONI ALLA PUTTANESCA

Oggi vogliamo essere italiani puri per cui vi proponiamo una ricetta che nasce dalla famosa e proverbiale capacità degli italiani di arrangiarsi in ogni situazione, di essere furbi ad ogni costo.

Abbiamo unito questa capacità tipica italiana con un’altra capacità tipica italiana, la capacità di produrre cibo buono, sano e naturale come gli Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE ed abbiamo riadattato la ricetta in una versione semplice ma gourmet.

La ricetta della puttanesca nasce infatti all’epoca in cui erano in attività le case di appuntamenti, nelle quali prima o dopo la “performance ” si trovavano sempre ingredienti di uso comune in qualsiasi casa italiana , soprattutto del sud, come pomodori, olive e capperi ; con questi semplici ingredienti i gestori delle case, ma spesso anche le signore stesse usavano preparare un piatto di pasta da offrire agli avventori, dietro il pagamento di un piccolo extra.

Avendo noi a che fare con una pasta nobile come gli Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE abbiamo ricavato una versione gourmet di questo piatto, adattando la ricetta come sempre al nostro tipo di pasta.

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INGREDIENTI
Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE – 90 gr
Olive nere denocciolate – 30 gr
Pomodorini pachino – 30 gr
Capperi dissalati – 30 gr
Acciughe sotto sale – 30 gr
Olio EVO, sale, pepe, peperoncino, aglio q.b.

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Mettiamo a cuocere in acqua bollente e non salata i nostri Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE e, mentre scorrono i 10 minuti di cottura ideale, prepariamo il condimento in questo modo; teniamo da parte qualche oliva (1), qualche cappero ed un paio di pomodorini da usare per la decorazione (2), e mettiamo tutti gli altri ingredienti nel bicchiere del frullatore insieme a olio e del peperoncino fresco privato dei semi.

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Frulliamo tutto a crudo molto bene per emulsionare l’olio con il resto degli ingredienti e per far si che il composto abbia un colore tendente all’arancione scuro; passiamo la salsa ottenuta in un colino a maglia fine per eliminare tutte le impurità (3) come la pelle dei pomodori o qualche lisca rimasta di acciuga e mettiamolo a scaldare in padella (4) quando mancano due minuti alla scolatura insieme ad un mestolo di acqua di cottura, e saltiamoci dentro i nostri Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE per circa un minuto (5), giusto il tempo che serve alla pasta per assorbire il sapore vero che abbiamo estratto da tutti gli ingredienti.

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Impiattiamo (6) gli Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE a nido orizzontale (7) decorando con ciò che avevamo tenuto da parte, un giro di olio a crudo e, se gradite, qualche foglia di prezzemolo fresco (8).

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Ricetta di Luca Robledo

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