Le Marche vantano una tradizione gastronomica fatta di ingredienti semplici e genuini, di sapori unici, di tempi peculiari. Grazie alla conformazione del territorio, dominato dai monti e affacciato sul mare, la cucina marchigiana è molto varia e alterna pietanze dai sapori forti e decisi, prevalentemente a base di carne, a piatti a base di crostacei, pesce azzurro e frutti di mare.

Una vacanza nelle Marche non è completa se non si assaggiano almeno una volta le principali eccellenze del gusto tra le quali: il Salame di Fabriano Presidi Slow Food conosciuto in tutto il mondo e citato persino da Giuseppe Garibaldi nelle sue lettere e il Ciauscolo diffuso soprattutto a Visso e nel maceratese e iscritto nel registro comunitario delle indicazioni geografiche protette (IGP). Da non dimenticare, i famosi Maccheroncini di Campofilone IGP, i quali si distinguono dalle altre paste alimentari perché sono ricchi di Omega3 e vitamine, vanto del Made in Marche in tutto il mondo e i vincisgrassi, piatto storico e ricetta della seconda metà del Settecento dove la caratteristica pasta fatta in casa è composta da sfoglie a strati farciti di carne, funghi e besciamella, nelle due versioni anconetana e maceratese.

Un prodotto decisamente eccellente proveniente dalla terra marchigiana è l’Olio Extravergine di Cartoceto DOP, la cui coltivazione collegata alla molitura delle olive ha origini antichissime. La qualità dell’olio è inscindibilmente legata all’oliva. Molto pregiata è

l’ Oliva all’ascolana DOP, che è ritenuta la migliore oliva verde da tavola. Il suo habitat naturale è vicino ad Ascoli Piceno. Nel mondo è nota, oltre che in salamoia, nella versione farcita e fritta “all’ascolana”.

Le Marche sono note anche per la coltivazione dei tartufi, sia bianchi sia neri e sono una delle poche regioni italiane a vantare una buona produzione di tutte le principali specie di tartufo. Zone tipiche del tartufo sono l’entroterra della provincia di Pesaro e Urbino, parte di quello di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata ed Ancona. Il più pregiato dei tartufi è il Tartufo Bianco (tuber magnatum Pico). Si trova a Sant’Angelo in Vado e Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino, ma è presente anche nelle altre province. In generale, il periodo di raccolta va dal 1 ottobre al 31 dicembre. Il tartufo nero (tuber melanosporum) matura da metà novembre a metà marzo ed è diffuso soprattutto ad Acqualagna, Cagli, Acquasanta Terme, Roccafluvione, Comunanza, Montefortino, Camerino e Visso. Sono tipici il Bianchetto o Marzuolo (tuber Borchii), raccolto a fine inverno a Fossombrone e un po’ ovunque e gli scorzoni d’estate e d’inverno (tuber aestivum e tuber uncinatum chatin). Oggi i tartufi vengono coltivati con particolari tecniche; si producono infatti piantine tartufigene che sono usate per rimboschimento e tartufaie coltivate. Ad Acqualagna (PU), che vanta una tradizione secolare nella produzione di tartufi, è cresciuta notevolmente l’attività di conservazione e commercializzazione, tanto che proprio in questo paesino si organizza la Fiera Nazionale del Tartufo che si svolgerà nelle giornate del 25 e 31 ottobre e 1,2,7,8,14 e 15 novembre 2015. La fama e il target qualitativo dell’evento richiama ormai anche produttori nazionali e internazionali che vengono selezionati e mostrano e vendono solo il meglio della propria produzione di nicchia. Insomma un salone del gusto firmato qualità ma soprattutto tradizione, storia e sapore autentico. Dal 1980 a Sant’Angelo in Vado (PU) è in funzione un centro sperimentale per la tartuficoltura e ogni anno si organizza la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco (i fine settimana del mese di ottobre e novembre 2015), che mette in mostra le più belle varietà ed esemplari raccolti nelle Marche. A Pergola (PU) il 4,11, e 18 ottobre 2015 si svolgerà la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato che tornerà a brillare nelle vie principali della città, attraverso una lunga mostra-mercato di specialità enogastronomiche arrivando sino al Museo dei Bronzi Dorati, con oltre 2 chilometri di espositori di prodotti tipici. Ad Amandola (FM) si festeggia con Diamanti a tavola, mostra mercato del tartufo bianco pregiato dei Sibillini e dei prodotti tipici, primo fine settimana di novembre.

Le tipicità gastronomiche si accostano molto bene con il famoso Verdicchio, vino prodotto nella zona di Jesi, nella valle dell’Esino, nelle colline maceratesi vicine a Matelica e fino al comune di Fabriano, in provincia di Ancona.

Non si può non tornare a casa senza aver degustato la vasta gamma di liquori offerti da Anisetta Meletti ad Ascoli Piceno e dalla Distilleria Varnelli a Muccia. L’Anisetta Meletti nasce ad Ascoli Piceno nel lontano 1870, per opera di Silvio Meletti, che dopo una lunga serie di studi nel campo della distillazione, di ricerche, crea un meticoloso processo produttivo che gli permette di ottenere un prodotto unico nel suo genere. Assodato che il gusto delicato proveniva dalla qualità dell’anice, accuratamente coltivato in determinati terreni, situati attorno ad Ascoli Piceno, nasce l’Anisetta, liquore a base di anice.

Fondata nel 1868 grazie all’esperienza di Girolamo Varnelli, la Distilleria Varnelli è la più antica casa liquoristica marchigiana. La sede produttiva è a Muccia in provincia di Macerata. L’azienda si è sviluppata mantenendosi sempre vivace e attenta alle esigenze del mercato senza mai alterare la qualità e il valore intrinseco dei prodotti.

Si ringrazia La Regione Marche